La PNN  non è la sola a violare la conservazione dell’impulso

 

Di Emidio Laureti

PrePrint che verrà pubblicato prossimamente su Nova Astronautica n.167 Vol.41 2021

 

Sintesi  : La conservazione della quantità di moto viene violata nei collider ad alta energia in un modo che ha diverse similitudini con la PNN (Propulsione Non Newtoniana). La violazione nei Collider e con la PNN  si attua attraverso la somma degli impulsi totali. 

 

 

Ritorniamo ai dipoli a V in cui c’era una chiara e evidente violazione del III principio di Newton con una forza risultante Fr  somma di due vettori forza di Lorentz.

Relativamente alla violazione del principio di azione e reazione illustrata in  www.asps.it  in cui il braccio A (attraverso la corrente) genera un campo magnetico normale al braccio B (e viceversa) generando una forza di Lorentz normale al braccio

 

 

 

 così scriveva al Dr. Gabriel Granziera il Dr. Lorenzo Marrucci dell’Università di Napoli.

 

……. Gentile  dr.  Granziera,

 

grazie del suo mail. Probabilmente mi ha scritto in quanto insegno elettrodinamica ma la mia ricerca è prevalentemente orientata in un’altra direzione (ottica).

 

Ho comunque dato un rapido sguardo alle fonti che riporta nel suo mail e le darò la mia opinione.

 

Il fatto che la forza di Lorentz possa violare il 3° principio di Newton (nella sua formulazione tradizionale) è ben noto, qualsiasi fisico con una buona formazione lo sa. Il motivo (come scrive anche Fabri nel breve paper che mi ha fornito) è che la vera legge universale soggiacente al 3° principio è la conservazione della quantità di moto, che poi si riduce al 3° principio tradizionale (forze uguali e opposte) solo assumendo l’approssimazione di interazioni istantanee a distanza tra corpi (approssimazione non valida in elettromagnetismo). In elettromagnetismo, la conservazione della quantità di moto è garantita solo includendo anche quella associata al campo elettromagnetico.

 

Nello specifico, l’esistenza di una risultante netta non nulla sul dipolo a V mi sembra corretta e plausibile.

 

 

Essa dovrebbe però essere compensata dall’emissione sbilanciata di onde elettromagnetiche nello spazio circostante il dipolo, in modo che la quantità di moto totale resti conservata. Non ho tempo di tentare un calcolo esplicito per valutare la mia affermazione in dettaglio, ma sono abbastanza sicuro che sia così. Questo vuol dire che l’esperimento in questione non è sbagliato, anzi è anche interessante, ma non è così rivoluzionario come lei sembra pensare. In pratica si tratta di una forma di propulsione a reazione in cui non c’è nessun materiale eietto ma ci sono al suo posto onde elettromagnetiche irraggiate nella direzione opposta a quella in cui ci si vuole spostare. Se si riuscisse a rendere questo principio pratico ed efficiente sul piano energetico potrebbe forse essere anche interessante per alcune applicazioni.

 

Cordiali saluti,

 

Lorenzo Marrucci

 

 

Vorrei sottolineare che la forma a V non è la sola a cui mi sono dedicato nei dispositivi PNN da me sperimentati  .  

Non solo ce ne sono altre 10  di configurazioni  (l’ultima è la PNN Subitam)  ancora non pubblicate …… ma anche altre di cui non tengo conto  perchè meno efficienti  ma pur sempre violanti il terzo principio di Newton …..

Configurazioni che ripeto attualmente risultano per me meno efficaci di quelle a V ma pur sempre violanti il III …. Ovvero DIPOLI CURVILINEI con  bracci fatti ad arco in cui ogni braccio  corrisponde più o meno A UNA LUNGHEZZA  tra a 1/6 e  ¼ di circonferenza come nella figura seguente

 

 

 

Vorrei far notare finalmente che ANCHE altrove si parla di violazione di qdm con sistemi che solo apparentemente non sono correlabili ai dipoli a V .

 

Infatti ribadisco che nei dipoli a V c’è violazione di qdm senza espulsione di onde e.m. di reazione che incidentalmente dovrebbero pure violare la p=E/c con la p>E/c  (per le forze di Lorentz molto maggiori delle forze basate sui rinculi fotonici a parità di energia impiegata) ovvero per conservare la qdm il dipolo a V dovrebbe irraggiare più onde e.m. da rinculo più di quante ne producono i bracci ….

Passando così comicamente dalla  forzata” conservazione della qdm ….. alla violazione della conservazione dell’energia 😊

Infatti i collider QCD assomigliano a i dipoli ad arco sopra illustrati ovvero a quello che accade nelle traiettorie che precedono le collisioni tra particelle ad alta energia .  Entrambe le situazioni sperimentali NON INCIDENTALMENTE violano la conservazione della quantità di moto nella SOMMA TOTALE.

E le analogie sono  ampie e interessanti e sono accettate non perché siano state  teoricamente prevedibili nei collider ma perché si presentano con la spudorata evidenza sperimentale che manifesta identicamente la PNN violando la conservazione della quantità di moto.  

Ecco i fatti

 

 

High Energy Physics - Phenomenology

[Submitted on 8 Apr 2018 (v1), last revised 30 May 2018 (this version, v2)]

 

Momentum Sum Rule Violation in QCD at High

Energy Colliders and Confinement

 

Gouranga C Nayak

Momentum sum rule in QCD is widely used at high energy colliders. Although the exact form of the confinement potential energy is not known but the confinement potential energy at large distance r can not rise slower than ln(r). In this paper we find that if the confinement potential energy at large distance r rises linearly with r (or faster) then the momentum sum rule in QCD is violated at the high energy colliders if we consider the hadron size as infinite.

For finite size hadron we find that the momentum sum rule in QCD is violated at the high energy colliders for any form of the confinement potential energy.

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Subjects:

HHigh Energy Physics - Phenomenology (hep-ph); High Energy Physics - Lattice (hep-lat); Nuclear Theory (nucl-th)

Cite as:

arXiv:1804.02712 [hep-ph]

 

La cromodinamica quantistica, abbreviata con l'acronimo QCD (dall'inglese Quantum chromodynamics), è la teoria fisica che descrive l'interazione forte.

In pratica è violata la sum rule della qdm per qualsiasi forma di energia potenziale di confinamento! Dato che non dipende dal potenziale di confinamento  ( e questo lo dice la PNN)  ma dalla somma delle forze di Lorentz tra i bracci dei colliders dove si muovono le cariche. Nel dettaglio le cariche confinate in movimento nei bracci producono campi magnetici che vanno ad interagire con altre cariche in moto nei bracci come illustrato nei dipoli curvilinei

https://it.wikipedia.org/wiki/Cromodinamica_quantistica#:~:text=La%20cromodinamica%20quantistica%2C%20abbreviata%20con,che%20descrive%20l'interazione%20forte.

 

…. E  ancora  in   https://inspirehep.net/literature/1666841  (con 30 Riferimenti in Bibliografia) c’è somiglianza con la procedura di violazione della qdm da parte della PNN

 

 

 

 

 

 

 

 

https://ui.adsabs.harvard.edu/abs/2018arXiv180402712N/abstract

 

 

 

Intanto premetto che il moto di particelle o antiparticelle nei bracci ( 4 bracci di 90 gradi fanno una circonferenza) sono moti di cariche assimilabili a circuiti aperti la cui curvatura della traiettoria è forzata dal potenziale di confinamento. E che anche in un arco  a  settore circolare di 180 gradi le cariche tra 0 e 90 gradi generano campo magnetici che vanno a interferire non solo su quelle in moto tra 91 gradi e 180 gradi .  L’evento si verifica anche su archi più corti  di pi greco radianti come nei dipoli curvilinei sopra disegnati  dove grossomodo la somma di due archi dei bracci A e B è di circa 160 gradi . In pratica perturbazioni molteplici che hanno  la identica conseguenza del dipolo a V o ad arco di violare il III di newton nella SOMMA dei vettori di forza di Lorentz e conseguentemente la conservazione della qdm. 

In questi collider poi sono  possibili ,almeno per quello che ne conosco, moti di cariche positive e negative con l’effetto  che potremmo in teoria avere somma di forze che non sono solo dirette all’esterno della curvatura  del collider ma anche all’interno.

In sintesi essendo naturalmente le cariche del collider assimilabili nel moto a circuiti aperti a sezioni curve assisteremo a insieme di risultanti somma di tutti i tipi e molto più complicate e complesse di quelle dei dipoli a V.

Ora se la violazione della qdm è accettata e ACCERTATA per questi moti di carica  ad alta energia QCD a traittoria curva non vedo perchè dovrebbe scandalizzare la violazione della qdm per le cariche (correnti) in moto nel dipolo a V.

Notare poi che la dizione  High Energy Collider significa cariche con più energia cinetica e quindi più velocità …. Equivalente nel dire che con più corrente nei dipoli a V la violazione del III di Newton e della qdm si misura meglio  avendo più corrente nei bracci del dipolo.

 

Bibliografia

“Violazione del Principio di Azione e Reazione”, di Emidio Laureti in NOVA ASTRONAUTICA ISSN: 0393-1005 Vol.40 n.166 2020 pp. 6-16

“Road Show PNN del 31 Ottobre 2020 con coda dell’1 Novembre”, di Emidio Laureti in NOVA ASTRONAUTICA ISSN: 0393-1005 Vol.40 n.166 2020 pp. 1-5